Finanza

giovedì 21 giugno 2012

LA FRANCIA FARA' CROLLARE L'EUROPA:


La Francia è un anello importante dell'Europa, ma debole, non forte come si crede. I cugini sono sempre stati specializzati nel vendersi meglio di ciò che erano. 
Il mondo è catalizzato dai PIIGS e su Spagna  e Italia in particolare. Questo sta facendo perdere di vista la reale situazione francese ed i pericolosi squilibri in essere che potrebbero essere la vera mina vagante che potrebbe far cadere il castello di cristallo europeo. Lo spread con la Germani quota un basso 1,02. In pratica il mercato non ha ancora scontato il pericolo Francia. 
Anche a livello di rating le agenzie non hanno espresso un rating che rispecchi la realtà francese. 
Ma veniamo ai motivi per cui la i transalpini potrebbero costituire un problema. 
  • Prima di tutto si credono come la Germania, anzi probabilmente meglio della Germania, ma non lo sono. Non lo sono per mentalità,  per cultura e per forza economica .
  • Secondariamente i loro numeri fanno acqua: debito pubblico ormai al 90% del PIL, recessione in atto con un'economia in difficoltà.
  • Il loro rapporto deficit/PIL è pari al 5% e probabilmente come più analisi dimostrano non calerà quest'anno e nemmeno l'anno prossimo. Quindi il debito pubblico dovrebbe continuare ad aumentare.
  • Una continua perdita di competitività che sta facendo diminuire sensibilmente le esportazioni. Nel 2011 il calo  in cina e negli Usa  è stato notevole. Il saldo commerciale francese è ammontato nel 2011 a - 70,6 miliardi. Nel 2012 non sta certo migliorando, anzi è in continuo aumento. Ad aprile è aumentato di altri 200 milioni di euro rispetto al mese precedente. 
  • Una cultura statalista deleteria nel mondo di oggi che rende difficile l'essere competitivi sui mercati mondiali. Uno stato costoso difficilmente modificabile ed un popolo incapace di accettare un indebolimento delle funzioni dello stato a livello interno ed incapace di veder ridotta la propria autonomia e la propria sovranità a favore di un'unità europea più incisiva.
  • La Francia rifiuterà qualsiasi unità centrale europea che possa sovrapporsi o sostituirsi allo stato francese. Sarebbe considerato un affronto inaccettabile. 
  • Una necessità di effettuare riforme che sono contro la mentalità dei francesi e che rappresentano un muro da abbattere. Ben difficilmente riusciranno nei tempi e con le modalità adeguate a stravolgere il loro sistema per poter essere protagonisti nel mondo anche in futuro. Sono già in ritardo. Hollande che riporta le pensioni a 60 anni è un esempio che il salto culturale è ben lungi dall'essere affrontato. 
Praticamente, la Francia è un paese importante e cruciale in Europa che prima o poi pagherà dazio. Come al solito si griderà alla speculazione, ma la realtà è ben visibile già oggi. Quando questo accadrà, l'Europa così come quella attuale sarà giunta alla fine. A volte, però, ci sono anche i miracoli. E allora speriamo, non ci costa niente.

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