Finanza

venerdì 1 novembre 2013

IL NORD ITALIA EVADE MENO DELL'EUROPA

evasione in europa
Per distogliere l'attenzione dalla realtà e dalle nefandezze operate dal governo non si fa altro che parlare di Berlusconi e di spie che fanno quello che hanno sempre fatto per definizione. La ciliegina, poi, per giustificare le mancate riforme è sempre la stessa: si potrebbe fare di tutto e di più, ma purtroppo non si può perchè c'è l'evasione.

Il grafico pubblicato da scenarieconomici. com che trovate nell'immagine a fianco dimostra ancora una volta lo squallore dei nostri politicanti ed conferma una differente realtà della sutuazione rispetto alla comunicazione fatta dal potere. Ciò che dimostra questa ricerca internazionale (istat, eurostat, fondo monetario internzionale, cgia, visa, tax research) è che nella parte produttiva del paese, dove c'è l'industrializzazione e dove ci sono le imprese che, loro malgrado, sostengono questo stato criminale, l'evasione è tra le più basse d'Europa Siamo al livello delle nazioni più virtuose. 
Al contrario l'evasione dove non esiste industrializzazione, ma assistenzialismo e parassistismo gestiti in comune da stato e mafia è ai massimi livelli.

Questi dati non vengono pubblicati ed enfatizzati perchè scomodi per il nostro stato sia per la strategia costruita sull'evasione per evitare di fare e sia perchè si evidenzia come lo stato sia il primo produttore di evasione. Già, perchè i miliardi che da 70 anni vengono dati annualmente al sud e non creano sviluppo, vengono dati come denaro ufficiale alle associazioni mafiose la quali lo trasformano  in denaro nero utilizzandolo per i loro traffici. E qui, stranamente, non si va mai a colpire; anzi si colpisce chi produce e chi si arrabatta quotidianamente per competere e sopravvivere, ma nessuno chiede dove finiscono i soldi indirizzati verso il mezzogiorno.

Lo stato criminale, criminale perchè chiunque pretenda il 70% di quanto prodotto è un criminale, oltre a spolparti continuamente ti vessa e ti controlla in stile KGB.
Dovremmo provare a non pagare un solo F24 il 16 di novembre, per esempio, per vedere la fibrillazione ed il terrore nelle facce dei nostri politici anzichè quel sorriso da ebete. 

Come diceva il grande Ghandi: se si ha la forza necessaria ci si può rifiutare di pagare le tasse.
La forza è data dalla quantità di persone che decidono di non pagare.
La storia è piena di eventi e rivoluzioni iniziate con il rifiuto di pagare le tasse. Stati Uniti contro la Gran Bretagna, nella rivoluzione francese, addirittura ai tempi dei romani e potremmo continuare. Finchè parliamo continueranno a fare quanto noi gli concediamo di fare. Non cambierà niente, la Grecia insegna. Finchè le tasse si pagano loro continuano ad incassare a non diminuire la spesa e noi continuiamo il declino. Ricordiamoci che il conto sempre più salato lo paghiamo noi, non loro.




Nessun commento:

Posta un commento