Finanza

giovedì 14 febbraio 2013

Monti fa sempre favori alle banche. E paghiamo noi.

Ancora una volta il nostro governo, Monti in primis, ha dimostrato di voler usare due pesi e due misure. Ovviamente a suo favore.

Ieri, l'Europa avrebbe voluto parificare la Tobin Tax per tutti i titoli emessi sul mercato indipendentemente dal fatto che siano titoli di stato banche oppure obbligazioni corporate (aziendali). Ma il nostro grande presidente si è opposto con un secco diniego a questa opzione democratica e giusta.

Forse non tutti sanno che per quanto riguarda la tassazione (tobin tax) i titoli di stato e le obbligazioni emesse da banche sono escluse dal pagamento secondo la legge fatta dal genio.

Sui titoli di stato ha giustificato, ieri, il suo diniego con il timore che vi possa essere una fuga di capitali dai nostri BTP ( ma come ? Monti non diceva che eravamo credibili e che il nostro debito veniva comprato perchè l'Italia non aveva problemi ? ). Un notevole vantaggio competitivo anti-liberale affinchè il nostro debito pubblico possa essere conveniente sul mercato. Quasi un low cost; bassa qualità, ma costa meno. Per legge.
Altro grande favore alle banche. Chissà perchè nonostante siano aziende "private" Monti Le consideri privilegiate rispetto a qualsiasi altra azienda privata. E così, anche per le loro obbligazioni poco sicure un vantaggio fiscali. Befera lo sa ?  E sta zitto, parla solo di redditometro. Questo è un grave danno per le casse dello stato. Le obbligazioni bancarie in  circolazione in Italia corrispondono ad oltre il 10% del totale.

Monti, è evidente, non ha conflitti di interesse e non difende le banche. E' vero non le difende ne è completamente succube. Il loro burattino.

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